Attività sospese

Le attività didattiche saranno sospese da mercoledì 25 aprile a martedì 1 maggio.

– Mercoledì 25 aprile (anniversario della Liberazione) tutte le attività didattiche sono sospese e la scuola resterà chiusa.
– Giovedì 26 aprile (recupero dell’anticipo delle lezioni) tutte le attività didattiche sono sospese e la scuola resterà aperta dalle ore 08,00 alle ore 14,00.
– Venerdì 27 aprile (giorno a disposizione del Consiglio di istituto) tutte le attività didattiche sono sospese e la scuola resterà aperta dalle ore 08,00 alle ore 14,00.
– Sabato 28 aprile (Sa die de sa Sardigna) tutte le attività didattiche sono sospese e la scuola resterà chiusa per giornata prefestiva.
– Lunedì 30 aprile tutte le attività didattiche sono sospese e la scuola resterà chiusa per giornata prefestiva.
– Martedì 1 maggio (Festa nazionale dei lavoratori) tutte le attività didattiche sono sospese e la scuola resterà chiusa.

A scuola di accoglienza

Un momento di confronto e di riflessione per capire le diversità al di là dei pregiudizi di cui spesso siamo vittime più o meno inconsapevoli. Questo il senso dell’incontro che si è tenuto venerdì 23 marzo nella palestra della nostra scuola con la partecipazione di quasi trecento ragazzi delle classi terze, quarte e quinte.
L’iniziativa, dal titolo “La Regione incontra le scuole”, ha rappresentato l’ultimo – in ordine di tempo – di una serie di appuntamenti organizzati dalla Regione Sardegna nelle varie scuole dell’Isola.
Al nostro istituto – una realtà scolastica grande e complessa dove ogni mattina varcano il portone oltre mille ragazze e ragazzi provenienti da tutta la provincia di Oristano – l’onere di ospitare l’ottava edizione della manifestazione con l’obiettivo di portare gli studenti a interrogarsi con le tematiche oggi sempre più attuali e pressanti delle migrazioni e dell’accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo.
Tra i protagonisti dell’iniziativa – oltre ai ragazzi della nostra scuola che con la loro massiccia presenza hanno fatto da contorno all’incontro interpellando con numerose domande e sollecitazioni gli ospiti – l’assessore regionale agli Affari regionali Filippo Spanu, il sindaco di Oristano Andrea Lutzu, il dirigente scolastico del Liceo “Croce” Salvatore Maresca, il mediatore culturale Ahmed Naciri, l’operatrice del Centro di Accoglienza di Cabras Francesca Mattana insieme a Mahmoud e Mamadou, due giovani migranti ospitati nella struttura. Erano presenti, inoltre, gli insegnanti del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (Cpia) di Oristano, guidati dalla dirigente scolastica Maria Giovanna Pilloni, che quotidianamente si adoperano per favorire con l’acquisizione della lingua italiana l’inclusione e l’integrazione dei migranti.
Ad aprire i lavori l’assessore Spanu che ha ricordato il ruolo e la funzione della scuola nel demolire i pregiudizi e gli stereotipi che fanno da ostacolo alla comprensione reciproca, nonostante la brevissima distanza anagrafica che spesso separa i nostri giovani studenti dalle migliaia di migranti che solcano i mari su barconi traballanti nella speranza di un futuro meno avaro di speranze.
Il tema della formazione delle nuove generazioni è stato ripreso anche dal nostro dirigente. Il preside Maresca si è soffermato sull’importanza di abbattere le barriere e i muri di indifferenza, ma ha anche riconosciuto le grandi opportunità – umane e professionali – che in futuro nasceranno nell’ambito della mediazione culturale e nell’assistenza e cura umanitaria, aspetti che si legano al profilo educativo della nostra scuola dove sono presenti gli indirizzi liceali delle Scienze Umane e Linguistico.
L’attenzione dei ragazzi – che hanno partecipato con serietà e compostezza all’incontro – è stata catturata in modo particolare dai racconti di Mahmoud, egiziano di 19 anni, e Mamadou, originario della Repubblica di Guinea.
I due giovani migranti, ospitati in una struttura di accoglienza di Cabras, hanno voluto condividere con gli studenti il loro drammatico recente passato prima di trovare rifugio in Italia. Mahmoud ha lasciato nel 2016 il suo Paese per sfuggire alle intimidazioni e alle violenze che hanno funestato l’Egitto dopo la fine del governo di Mohamed Morsi. Suo padre, fedele al presidente deposto dal colpo di Stato militare, si è rifugiato in Arabia Saudita. Il ragazzo, di fronte al concreto pericolo di vendette e ritorsioni, è invece approdato in Sardegna.
Mamadou, originario della Repubblica di Guinea, è dovuto scappare dai luoghi in cui è nato per le sue battaglie, condotte a Bokè, nella regione mineraria nel Nord-ovest del Paese, per una migliore gestione delle risorse del territorio in cui la predominante produzione di bauxite è una fonte di arricchimento per pochi notabili legati al Regime politico.
Terminato l’incontro, dopo quasi tre ore di dibattito e numerosi momenti di commozione, nonostante la campanella avesse da un pezzo segnato la fine di un’altra giornata di scuola, erano ancora tanti gli studenti della nostra scuola che si sono stretti intorno a Mahmoud e Mamadou per ascoltare la voce di chi racconta sogni e speranze di quei tanti ragazzi che come i due giovani migranti hanno avuto la sola sfortuna di nascere nella sponda sbagliata del Mediterraneo.
I momenti salienti dell’iniziaitva sono stati immortalati dai video e dalle interviste realizzati dagli studenti delle classi IV Be e V Au protagonisti del percorso formativo “Giornalisti in Alternanza” e dagli allievi della classe IV D linguistico, reduci da un’esperienza di alternanza nel Cpia di Oristano. I contributi dei ragazzi saranno inseriti nel sito istituzionale della Regione Sardegna.

Paolo Figus

Iscrizioni alle classi prime

Si ricorda a genitori e studenti che dal 16 gennaio al 6 febbraio sarà attivo il servizio telematico di iscrizione alle classi prime.
Il codice meccanografico della nostra scuola – richiesto per l’iscrizione – è ORPM01000T.

CLICCA QUI PER L’ISCRIZIONE TELEMATICA

Per ogni informazione potrà essere contattato l’Ufficio Alunni nei seguenti orari:
– dal LUNEDÌ al SABATO dalle 11.30 alle 13.00
– il MARTEDÌ e il GIOVEDÌ dalle 15.00 alle 17.00

Consigliamo anche la consultazione del Portale dell’orientamento al secondo grado e al post diploma

È la stampa, bellezza!

Gli studenti della V A Scienze Umane e IV B Economico-sociale hanno visitato lo scorso 18 gennaio la redazione centrale dell’Unione Sarda e delle emittenti Videolina e Radiolina.
Accompagnati da alcuni docenti delle classi, i ragazzi – nell’ambito delle attività previste nel progetto “Giornalisti in Alternanza” – hanno potuto così vedere da vicino i luoghi in cui si scrive il quotidiano e si manda in onda il telegiornale.
A loro agio tra desk e computer dove fino a tarda notte si alternano una quarantina di redattori e di grafici, tra studi con grandi monitor e telecamere guidate non più manualmente ma in modo computerizzato, gli studenti hanno trascorso una mattinata nella moderna sede alle porte di Cagliari dove, nell’ampia sala al piano terra, vengono conservate tutte le prime pagine dello storico giornale del capoluogo, compresa la copia “pioniera” stampata nel lontano 1889 e quella più recente – edita nel 1994 – che è valsa all’Unione il primato europeo di pubblicazione sul Web.
Ricco di spunti e di informazioni l’incontro con il direttore delle tre testate Emanuele Dessì. Il giornalista, al vertice del quotidiano da qualche anno, ha svolto per gli studenti del Croce una speciale lezione sulla funzione della stampa e della televisione nella complessa società della comunicazione, rivendicando la mission del gruppo “Unione Sarda”, un giornale e una emittente che con il web si sono da anni aperti alla modernità, ma che non trascurano la tradizionale vocazione di dare vita a un’informazione legata al territorio isolano e alla specificità culturale e sociale della Sardegna.
Il caporedattore centrale Giuseppe Deiana e il giornalista Roberto Ripa hanno illustrato ai ragazzi la fatica di “cucinare” ogni giorno – come si dice nel linguaggio delle redazioni – un prodotto che stia attento ai fatti che accadono e che rimanga continuamente sulla notizia senza tralasciare una verifica attenta e doverosa degli avvenimenti, soprattutto quando coinvolgono categorie deboli, come i minori – tutelati da leggi particolari – o le persone sottoposte a provvedimenti giudiziari, per i quali il rigore nel riportare i fatti deve essere sempre accurato.
Parole come pezzo, ribattuta, buco, scoop o chiusura/apertura della pagina, termini tipici del lessico giornalistico, sono diventati così accessibili e hanno acceso la curiosità dei ragazzi su un lavoro che – nonostante tutte le innovazioni tecnologiche – rimane un mestiere artigianale fatto di racconti e di notizie scovate giorno per giorno, anche quando per l’uomo della strada “sembra che non succeda niente”.
Le riflessioni del direttore e dei redattori hanno stimolato inoltre negli studenti numerose domande e interrogativi: la trasferta cagliaritana ha svelato ai liceali del Croce una fucina di cui ormai pochi leggono il prodotto finale, visto lo stallo che il quotidiano, qualunque quotidiano, cartaceo vive da molti anni, in crisi di inserzioni pubblicitarie e di vendite, soppiantato da strumenti comunicativi più veloci e immediati, compresi i social network, primi in assoluti nel veicolare le notizie tra i giovani.
Molto interesse ha suscitato negli studenti lo scambio di battute con una figura importante per ogni giornale, ma forse non adeguatamente apprezzata e conosciuta: il fotografo. Max Solinas, da anni a capo di una squadra di professionisti che ogni giorno cerca di raccontare i fatti usando come strumento l’immagine, a volte più evocativa della parola stampata, ha chiarito tutti quegli aspetti legati alla composizione grafica del giornale che rendono un quotidiano – o un sito internet – un mezzo comunicativo molto complesso e articolato.
I ragazzi in alternanza hanno scoperto così una professione che ha dovuto fronteggiare i cambiamenti della storia. Sono lontani i tempi in cui le redazioni erano realtà fatte di stanze avvolte da una spessa coltre di fumo di sigaro dove risuonava il tichettio nervoso e incessante delle macchine per scrivere. Oggi il lavoro del giornalista ha a che fare con un contesto diverso: l’uso di strumenti molto più tecnologici e innovativi ha stravolto molte consuetudini ma, nonostante tutto, a detta di chi ci lavora, non ha alterato il sapore di quello che rimane, con tutti i limiti e i problemi, un mestiere molto affascinante, fatto di gambe e di curiosità.

Paolo Figus

Colloqui generali

Tra il 9 e l’11 aprile si svolgeranno i colloqui con le famiglie, secondo il seguente calendario:

  1. Liceo delle scienze umane – lunedì 9 aprile, 15.30-18.00
  2. Liceo linguistico – martedì 10 aprile, 15.30-18.00
  3. Liceo delle scienze umane a indirizzo economico – mercoledì 11 aprile, 15.30-18.00
  4. Liceo musicale – mercoledì 11 aprile, 15.30-18.00

Slavery in the United States

It may seem extraordinary today but just less than 2000 years ago, many people throughout Europe, Africa and the Americas saw nothing wrong in slavery. This term refers to a condition in which individuals are owned by others and for them are forced to work; it is also called “chattel slavery”, so named because people are treated as the chattel (personal property) of the owner and are bought or sold as commodities…

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Giada Floris, 5ª A Linguistico 2017-18

The ballad

Ballads were originally written to accompany dances, and so were composed in couplets with refrains. Most northen and west European ballads are written in ballad stanzas or quatrains (four-line stanzas) of alternating lines of iambic tetrameter (eight syllables) and iambic trimeter (six syllables), known as ballad meter.

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Chiara Colombu, 5ª A Linguistico 2017-18

Si comincia!

Le lezioni inizieranno martedì 12 settembre.
Alle 8.30 entreranno le classi seconde, terze, quarte e quinte.
Gli studenti delle classi prime verranno invece accolti alle 9 in palestra.
Le lezioni termineranno alle ore 11.30.

Mercoledì lezioni dalle 8,30 alle 11,30.
Giovedì, venerdì e sabato dalle 8,30 alle 12,30.

Informazioni complete nella circolare n. 7.