Incontro con Emergency

Al fine di consapevolizzare i ragazzi, gli uomini di domani, la nostra scuola ha organizzato, nella giornata del 19 Novembre, un incontro con i volontari di Emergency.
L’incontro ha avuto luogo negli ambienti della palestra del Liceo “Benedetto Croce” ed ha coinvolto le classi Quinte.
Le volontarie hanno illustrato gli ambiti di intervento dell’organizzazione, che variano dalla chirurgia all’assistenza sanitaria e alla reintegrazione sociale. Emergency è infatti presente in 17 stati, molti dei quali belligeranti, per costruire ospedali e fornire assistenza e cure ai feriti. Il tutto con l’aiuto anche economico dei volontari e dei donatori, senza alcun contributo statale. La testimonianza di una realtà così dura e cruenta ha sensibilizzato i ragazzi, che, attenti e incuriositi, hanno posto domande e partecipato attivamente alla discussione. Un grazie alle volontarie per il lavoro di divulgazione.

5ª C Linguistico

Scuole senza fumo

La classe 3^ B dell’indirizzo economico-sociale dell’Istituto Magistrale “B. Croce” di Oristano, nello scorso a. s. 2015-16, su proposta della prof.ssa Mirella Tatti, in collaborazione con la LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), nelle ore previste per l’alternanza scuola/lavoro, ha svolto un’attività di prevenzione contro il tabagismo.
Il progetto si è concluso il 5 ottobre ’16, con un’intera mattinata di formazione presso il Liceo Scientifico di Oristano in cui sono intervenuti la Dirigente dell’USR di Oristano ed alcuni esperti e rappresentanti degli Enti della Sanità (ASL e SERD, rispettivamente provinciali e regionali).
All’interno della mattinata i nostri ragazzi hanno avuto l’occasione di presentare l’attività svolta ad alcune classi dello Scientifico, invitandole a raccogliere anch’esse quest’opportunità di formazione (cioè diventare “peer education”) e diffonderla nella loro scuola.
I ragazzi hanno partecipato al progetto con volontà e impegno, hanno mostrato di aver capito come un percorso, apparentemente semplice, può dare tanta soddisfazione personale e far crescere nelle competenze individuali e di gruppo.

Il filmato

Omaggio a Morricone

La musica italiana ha sempre avuto interpreti e compositori che hanno manifestato, nel corso degli anni, una maestria e una competenza tali da riuscire ad elevarsi ad artisti di fame internazionale.
Nel fare tale premessa, è obbligatorio citare un italiano che, grazie al proprio genio musicale, ha fatto della musica classica italiana uno strumento che ha permesso al mondo di gustare una tipologia di composizioni differente, ma caratterizzata da una maestria realizzativa che non ha eguali. Quest’uomo, di cui si è parlato molto, e che recentemente ha ottenuto un riconoscimento importantissimo, ovvero una stella nella famosissima “Walk of Fame”, è il leggendario maestro Ennio Morricone.
Grazie alla leggerezza e alla musicalità quasi epica delle sue composizioni, ha saputo presentare una splendida rivisitazione dello stile classico, adattandolo a svariati contesti, primo fra tutti quello cinematografico: difatti la collaborazione con uno dei migliori registi della storia, il grande Sergio Leone, ha permesso la creazione di un mito, quello dei “western”, che ha dato successivamente spunto ad altri grandi registi.
La creazione delle colonne sonore dei film della “Trilogia del dollaro”, appartenenti al genere “spaghetti-western”, ha segnato inequivocabilmente l’apice della carriera di Morricone: in particolare “L’estasi dell’oro”, presente nel film “Il buono, il brutto e il cattivo”, gli ha garantito un posto fra i migliori compositori del ‘900. È una composizione eccellente, nella quale il maestro ha saputo coniugare momenti di pura tensione, con toni malinconici, cupi e cadenzati, e momenti che ispirano maestosità e fierezza, grazie alla presenza dei violini.
È questa la più grande delle abilità mostrate da Morricone: egli sa infatti adattare la propria musica ad ogni tipo di contesto, senza risultare banale o troppo elaborato, in modo tale da trasmettere, in chi ne segue la melodia, delle sensazioni che rispecchiano la situazione voluta. Non sembra dunque esagerato attribuire al maestro l’epiteto di “genio contemporaneo”; anzi, l’aggettivo risulta molto adatto poiché definisce, musicalmente ed umanamente, una persona umile che, grazie al talento, all’impegno costante e alla perseveranza, ha saputo regalare al mondo e alla storia una delle pagine più belle ed intense della musica classica.

Fabio Porceddu, 5ª B Linguistico, 29.02.2016
Primo classificato nel concorso “Scrittori si diventa”

La Sartiglia in tedesco

Poco dopo la fine della Sartiglia la nostra professoressa di conversazione di lingua tedesca ci ha portato un fumetto sulla corsa carnevalesca.
Il compito era di tradurre il fumetto dal sardo al tedesco. All’inizio eravamo un po’ tutti spaesati perché non è facile tradurre termini della tradizione sarda in tedesco, ma, dopo poco, divisi per gruppi ci siamo messi sotto e in poche lezioni abbiamo tradotto il testo.
È stata senza dubbio una delle parti dell’anno in cui tutti siamo stati veramente dentro l’argomento, discutendo tra di noi e gli insegnanti.
Una bellissima esperienza didattica che speriamo venga presto riproposta!

Gli alunni della 4ª CL
Testo originale e disegni di Bettina Brovelli

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Visita alle principali chiese di Oristano

Sabato 1 aprile la nostra classe, accompagnata delle Prof.sse Lucia Mirai e Francesca Arcai, ha compiuto un interessante “viaggio” attraverso i principali edifici chiesastici di Oristano.
La prima tappa è stata la visita alla Chiesa di Santa Chiara (resa possibile grazie alla gentile concessione della Madre Reverendissima, che ringraziamo ancora per la sua disponibilità) con i suoi splendidi interni.
La seconda è stata la visita alla Cattedrale di Santa Maria Assunta con la ricchezza e varietà dei suoi interni e dei suoi arredi sacri, il piazzale antistante e la bella facciata del Seminario Tridentino.
La terza e ultima tappa è stata la visita alla chiesa di San Francesco con il venerato Crocifisso di Nicodemo.
La presentazione del nostro percorso di visita alle Chiese principali della città ha avuto la collaborazione di una preparata guida dell’Antiquarium arborense che ci ha fornito spiegazioni chiare e complete sulle Chiese visitate ma anche delle informazioni particolareggiate sulla costruzione degli edifici visitati appartenenti a diversi periodi storici, dall’età Giudicale all’età Spagnola, nonché sugli interventi di restauro degli stessi edifici nel corso del tempo (specie quelli riguardanti la Chiesa di Santa Chiara).
Questa esperienza è stata interessante e utile. Abbiamo raccolto le immagini della nostra visita guidata e ora desideriamo farle conoscere a tutti gli alunni del nostro Istituto.

La classe 2ªA del Liceo delle scienze umane economico-sociale, 2015-16

Giovani: consigli per l’uso

Giovani: consigli per l’uso

Come ben si sa, l’adolescenza può essere un periodo molto difficile della vita, contraddistinto da mille domande che a volte non si osa porre ai genitori per timore o perché sono ancora dei tabù.
Il 29 gennaio abbiamo partecipato ad un incontro con un’équipe di operatori sanitari presso la sede ASL di Oristano per affrontare i problemi principali che caratterizzano l’età adolescenziale.
Il dottor Floris, psicologo, ha parlato del SERD, Servizio Dipendenze: il suo lavoro consiste nel prestare consulenza a persone – sempre più giovani – con problematiche legate a dipendenze (droghe, alcool, uso del pc…) e guidarle verso un percorso di guarigione.
Sono intervenute anche una ginecologa e un’ostetrica che hanno spiegato quanto sia importante, tra gli adolescenti, essere informati sulla contraccezione per evitare gravidanze indesiderate ed essere contagiati da malattie sessualmente trasmissibili.
Le dottoresse Meloni e Frigato, psicologhe, hanno spiegato cosa si intende quando si parla di adolescenza: l’adolescenza è un periodo che va dai 10 ai 24 anni ed è una fase di crescita, non solo a livello fisico ma anche mentale e caratteriale; durante questa fase sono molto importanti due parti del cervello, infatti la parte che riguarda le emozioni si sviluppa prima rispetto a quella più razionale ed è per questo che nell’adolescenza si è più sensibili nel percepire emozioni.
In seguito ci hanno proposto alcune scene del film “Genitori e figli: agitare bene prima dell’uso”, come una sorta di manuale per l’adolescenza, che tratta tematiche molto serie, quali le insicurezze di una ragazza che si sta per addentrare nel mondo degli adulti, quindi la sicurezza di ogni singola persona, la consapevolezza di quello che si fa e poi il rapporto genitori-figli, a volte complicato dalla difficoltà di affrontare temi imbarazzanti.
Tutti gli esperti hanno tenuto a precisare che il consultorio familiare (struttura nata per rispondere ai vari bisogni familiari, della donna, della coppia, dell’adolescenza e dell’infanzia) è aperto a chiunque e offre un servizio gratuito che non richiede prescrizione medica. Ci si può rivolgere agli operatori della struttura per parlare di dubbi disagi, disturbi o soltanto per chiedere informazioni che possono riguardare noi stessi, amici o conoscenti. È meglio rivolgersi a loro piuttosto che cercare su Internet, dove si trovano molte informazioni false.
A Oristano è stato creato anche uno Spazio giovani nel quale noi ragazzi siamo liberi di andare quando ne sentiamo il bisogno; in particolare loro si rendono disponibili per noi il martedì e il giovedì pomeriggio a partire dalle 15. Si può andare da soli o accompagnati da qualcuno, non necessariamente dai propri genitori.
In caso di necessità sono a disposizione il numero di telefono 0783.317707 e l’indirizzo e-mail consultori@asloristano.it.

Gli alunni della II A Linguistico, 2015-16

Ogni adolescente ha bisogno dei suoi spazi, di scoprire se stesso

“Quanti di voi conoscevano questo posto?”
È questa la frase pronunciata dalla ginecologa Adriana Lao all’inizio dell’incontro con i ragazzi della 2ªDL, nella sede della ASL di Oristano lo scorso 26 febbraio.
Su 24 alunni, solo una persona sapeva dell’esistenza del consultorio presente nella città in via Carducci.
Il consultorio è uno spazio adibito ai giovani, nel quale ci si può recare per ricevere chiarimenti su argomenti specifici e problemi riscontrati in se stessi o in persone a noi vicine.
È un’attività pronta a garantire la tutela della salute della comunità, riducendo i fattori di rischio attraverso la divulgazione di informazioni sugli stili di vita corretti; organizza interessanti incontri con le scuole, dedicati principalmente alle classi superiori, per far conoscere ai ragazzi le funzioni e l’importanza di uno spazio interamente dedicato a loro.
Offre la possibilità di informarsi gratuitamente e con una certa autonomia, in quanto non è necessaria la presenza di un adulto. Per seguire terapie specifiche è invece obbligatorio pagare il ticket e, in caso di minorenni, avere il consenso del genitore.
Tra le tematiche esposte ci sono quella della sessualità legata alla conoscenza del proprio corpo e quella dell’igiene: due aspetti fondamentali ma spesso sottovalutati.
In base alle necessità si può decidere di rivolgersi ad un esperto di ogni settore: la ginecologa (Adriana Lao), la pediatra (Maria Antonietta Grimaldi), la psicologa (Luciana Satta), l’ostetrica
(Sebastiana Cugusi) sono sempre disponibili per fornire delucidazioni.
Durante l’incontro sono stati mostrati alcuni spezzoni di un film, incentrati sull’adolescenza e sugli argomenti più significativi trattati. Al termine gli operatori del Centro hanno risposto alle curiosità degli studenti.

Gli orari di apertura al pubblico sono dalle 9.00 alle 13.00 dal lunedì al venerdì; il martedì e il giovedì l’apertura è anche pomeridiana.
Per acquisire ulteriori informazioni è consigliato consultare il sito ufficiale della ASL (www.asloristano.it) in cui, tra l’altro, sono indicati i numeri contattabili in caso di bisogno.

Gli alunni della II D Linguistico, 2015-16

Nina Kibuanda: la vita è poesia

NINA et NOUS, NOUS et NINA

On a trop souvent tendance, chaque fois que nous devons présenter un écrivain ou un poète à nos élèves, à les insérer de façon automatique presque dans leur période historique et littéraire comme feraient des géologues qui classifient des roches sédimentaires qui se sont formées au cours de millions d’années.
Elles sont là, figées devant nos yeux et ne bougent plus, tandis que nos écrivains et nos poètes, eux, continuent à vivre grâce à leur pensée, à leurs idées que nous avons cueillies et qui ont enrichi les nôtres.
Leur vision du monde a contribué d’une façon ou d’une autre à améliorer notre monde actuel.
On dit que Nina Kibuanda est un poète, écrivain, un ‘ slameur ‘, un comédien, le ‘ fils noir de Léo Ferré ‘. Pour moi, Nina est plus que ça: il est ce chercheur assoiffé de mots qui ne se contente pas de les garder pour lui mais veut les partager avec nous en leur donnant une âme. Les mots prennent vie comme par enchantement car Nina a un don que peu de poètes possèdent: il sait parler aux autres, il sait communiquer de façon si naturelle et unissant le geste à la parole, il crée ce lien étroit entre lui et nous en abattant toutes les barrières réelles et imaginaires.
Pour Nina, aimer c’est avant tout faire participer, expérimenter, écouter, exprimer, connaître, échanger, aller au-delà de ses propres horizons. Chacun d’entre nous, à travers ses propres expériences personnelles, peut contribuer à améliorer le monde, notre monde avec la force des mots. Nina y croit et de surcroit, nous aussi.
S’il ressemble à ces troubadours qui étaient des faiseurs de mots, des jongleurs, des mimes, des comédiens et surtout des jouteurs, Nina lui, EST tout simplement.
Merci Nina!

Prof.ssa Lucia Soddu

Nina Kibuanda: la vita è poesia

È possibile fare della poesia con degli adolescenti di una scuola superiore? Sì, se la poesia è la vita stessa. Questo è il concetto cardine su cui ha ruotato l’incontro con il poeta africano, naturalizzato francese Nina Kubuanda, con alcune/i alunne/i del Liceo B. Croce di Oristano. Incontro fortemente voluto dalla prof. ssa Soddu e supportato dalla Dirigenza sempre aperta a nuove forme di dialogo educativo.
Il dialogo e la comunicazione sono stati gli altri cardini. Con grande stupore alunne/i hanno scoperto come la segregazione, il razzismo, l’indifferenza passi, e inconsapevolmente si nutra, del e nel linguaggio quotidiano, acritico e autoreferenziale da cui è possibile difendersi solo attraverso la consapevolezza. Ma questa da dove viene? Scaturisce da un lungo lavoro quotidiano, lavoro critico sullo stesso linguaggio, sui valori, sul proprio mondo interiore. Solo così la vita di ciascuno si arricchisce nella sua unicità e attraverso questo lavoro di personalizzazione creativa la vita è poesia.
Lavorare, lavorare, lavorare con la mente, con il cuore, con le parole, con gli altri, aprirsi, comunicare, avere fiducia in se stessi è l’unica via per “ouvrir l’esprit”, aprire la mente, e trascendere l’orizzonte del quotidiano. La poesia ne è un’altra via! Nella lettura di alcune poesie, alunne e alunni sono stati parte attiva (poeti essi stessi come suggerirebbe Benedetto Croce), contribuendo a creare un’intensa aura – atmosfera – partecipata grazie alla bravura del poeta-scrittore-attore Nina K. e delle note delle chitarra che accompagnavano la voce nella lettura. Alla fine Nina Kibuanda ha recitato, con estrema bravura, una poesia da cui, al di là delle difficoltà linguistiche dal momento che usava il francese, facilmente s’intuiva che la poesia è vita e la vita è poesia.
Come concludere? La conclusione è sospesa, la si lascia alle riflessioni di ciascuno. Una cosa è certa: la poesia di Nina K. parla un linguaggio UNIVERSALE, abbatte le differenze, rende vive le parole, mette in chiaro il ruolo dei ragazzi nel cogliere e coltivare quanto ereditano dell’Umanità.

Prof. Serse Camedda

Un tuffo nel passato

“Non si diventa archeologi svegliandosi una mattina e decidendo di andare a scavare in campagna”. Sono queste le parole più volte ribadite dall’archeologa Anna Depalmas, professoressa dell’Università di Sassari, durante una lezione tenuta il 24 marzo 2015 al Centro servizi culturali di Oristano, con gli alunni delle classi 1ª e 2ª B Scienze umane e 1ª e 2ª A Linguistico.
Una lezione diversa da quelle affrontate tra i banchi di scuola, in cui si è cercato di spiegare a noi ragazzi la reale importanza dell’archeologia. Uno splendido lavoro, per alcuni un passatempo, che permette di ricordare momenti passati, esaminare oggetti antichi talvolta di un’importanza unica, riportare in vita cose ormai dimenticate.
Siamo venuti a conoscenza, attraverso le spiegazioni della professoressa e alcune foto proiettate, di quanto sia importante uno studio approfondito su oggetti ritrovati all’interno di aree di scavo, grazie al quale possono essere ricostruiti il reale motivo per cui un determinato oggetto si trovi in un preciso luogo, l’utilizzo che ne veniva fatto e dunque le abitudini quotidiane dell’epoca, ricostruendone la storia.
La professoressa ha ritenuto essenziale far capire un concetto: quando qualcuno trova un oggetto antico nella terra, non può prenderlo subito domandandosi solo cosa sia e quale valore monetario potrebbe avere; grazie alla posizione dell’oggetto, all’inclinazione della terra al di sotto e a quella depositata sopra, prende vita la sua storia. Insomma, ci sono una serie di elementi che l’archeologo deve considerare per far parlare ciò che è stato ritrovato. Inoltre gli archeologi non devono farsi prendere dalla fretta di recuperare un oggetto, ma devono prenderlo con cautela perché ogni volta che si sposta qualcosa non si può tornare indietro.
Ci sono stati mostrati gli attrezzi fondamentali per un archeologo (cazzuola, pala e secchio) e come venga predisposta l’area di scavo prima di mettersi all’opera. Se si vogliono ottenere dei buoni risultati, è importante registrare per iscritto qualsiasi cosa si faccia cosicché, a lavoro terminato, si abbia sempre un quadro chiaro della situazione. Infatti, durante lo scavo, l’archeologo deve anche realizzare un disegno che rappresenti il luogo in cui è effettuato.
Essere archeologi, dunque, non è tutto rose e fiori, ma bisogna studiare molto ed essere consapevoli del lavoro che si va a svolgere.
Ci possono essere cantieri di varie dimensioni ma l’importante – ha sottolineato la professoressa – è che ci siano almeno due archeologi. Ha fatto inoltre notare l’importanza di un paleontologo e di un antropologo sul campo, utili in caso di ritrovamenti di ossa umane o animali.
Un archeologo non si limita solo al lavoro dello scavo. Effettua anche lunghe passeggiate che possono rivelarsi produttive quando si ha la fortuna di trovare oggetti sulla superficie del terreno.
Sono stati fatti inoltre riferimenti a siti archeologici nelle nostre vicinanze, come quello dei Giganti di Mont’e Prama nei pressi dell’aziena agricola “Sa Marigosa” in Sinis, e si è parlato anche del sito di scavo che si trova nella rotonda di Brabau (strada che collega Oristano a Cabras e Torregrande), dove è stato individuato un insediamento prenuragico grazie al ritrovamento di semi di melone, uva, anguria e alcuni reperti in ceramica.
L’incontro si è concluso con le risposte della professoressa ad alcune domande degli alunni e dei professori.

Le alunne della 2ª A Linguistico

Incontro sulla diffusione dell’alcol tra i giovani

Nell’ambito della manifestazione “Letture e Visioni”, per i nostri studenti il giornalista Massimiliano Rais ha organizzato un incontro sul tema “La diffusione dell’alcol tra i giovani”.
L’incontro ha avuto una duplice valenza: affrontare un tema molto delicato che riguarda direttamente il mondo giovanile e far avvicinare gli studenti al giornalismo televisivo. Un gruppo di studentesse-reporter della 5ªBsu ha infatti intervistato i relatori per poi realizzare, con questi e altri contributi, un servizio giornalistico che verrà presentato al termine della rassegna “Letture e visioni”.
Interessanti gli interventi delle Dott.sse Roberta Agabio, Miriam Melis e Liana Fattore che hanno esposto i loro studi e ricerche sul rischio e gli effetti da abuso alcolico e come tale fenomeno venga comunemente sottovalutato. Il Dott. Carpineti, in servizio presso la questura di Oristano, ha rimarcato quanto anche una minima percentuale d’alcol possa alterare i riflessi di un guidatore. L’incontro è stato reso emotivamente coinvolgente dalle testimonianze dei familiari e degli amici dei bevitori problematici.

Sono intervenuti:
– Salvatore Maresca (Dirigente scolastico)
– Francesco Di Ruberto (questore di Oristano)
– Roberta Agabio (medico specialista in farmacologia e psichiatria, ricercatrice presso il dipartimento di neuroscienze dell’Università di Cagliari, responsabile del Centro di studio dell’Abuso alcolico)
– Massimo Carpineti (medico della Polizia di Stato in servizio presso la Questura di Oristano)
– Miriam Melis (ricercatrice del dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Cagliari, ha curato, insieme al collega Marco Pistis, uno studio che rivela un fattore di rischio nella vulnerabilità innata per l’alcolismo)
– Liana Fattore (ricercarice dipartimento Neuroscienze dell’Università di Cagliari)
– Enrica Vidali (direttrice della Biblioteca comunale di Oristano)
– Simone Cireddu (condirettore della rassegna “Letture e Visioni”)
– Angelo Deidda (cineoperatore)
– Franca Mugittu (referente del progetto “You reporter”)

Auguri ai nuovi pensionati

FORTUNATAMENTE anche quest’anno mi ritrovo a salutare i colleghi prossimi alla pensione. Dico fortunatamente perché ormai sta diventando sempre più difficile lasciare il posto di lavoro con i “requisiti” necessari, che non sono 90-60-90… ma 62+42 o 60+38-10%. Insomma l’andare in pensione è solo questione di numeri e le nostre colleghe possiedono i “requisiti”.
Ancora non riesco a concretizzare la Vicepresidenza senza la grande presenza di Maria Assunta alle prese con i suoi soliti puzzle: orari, sostituzioni, giustificazioni; ci mancherà la tua assidua presenza!
Graziella quando attraversa i corridoi: “ella si va, sentendosi laudare, benignamente di luminosa varietà vestuta”.
Sandra al mattino potrà finalmente “temporeggiare” nel suo comodo letto e non alzarsi “repentinamente” come alle volte i suoi capelli, e l’aria trafelata, dimostravano, specie in questo ultimo periodo dell’anno scolastico.
Sicuramente avrete modo di riposarvi, dedicarvi a voi stesse, alle vostre famiglie e alle cose che maggiormente vi interessano. Noi dovremo continuare a combattere con LIM, ARGO e chissà cosa ancora…
Auguri grandissimi

Franca Mugittu