Alessandro Muroni, autore del libro “All’ombra della pensilina”, conduce il lettore nel mondo, forse strano, a tratti per noi incomprensibile, di Luigi, dove tutto ha un ordine, tutto deve rimanere al suo posto. Luigi vede il mondo attraverso le immagini che raffigurano oggetti fissi, quegli oggetti e la loro collocazione gli danno sicuezza, lo fanno sentire “in compagnia”. Perché l’autismo è solitudine, è una gabbia di vetro attraverso cui si può vedere, si può esser visti, ma è difficile interagire.
I gesti sono importanti, le parole sono importanti, e col fluire vertiginoso e ripetitivo delle parole, l’autore trasmette tutta l’essenza di quel mondo, un altro mondo, che va oltre l’omologazione. Quel linguaggio ritmico, ripetitivo, assume un valore poetico, perché la poesia è un messaggio per immagini, e Luigi vive di immagini. Il libro offre uno squarcio di un mondo visto attraverso occhi diversi, perché si tratta di questo: della diversità, non sempre accettata, non sempre capita. Con il libro e il Progetto Pensilina l’autore vuole “dar voce alle persone con autismo attraverso la forza della letteratura, della poesia e della musica” con la speranza “che un giorno, rimasti soli, possano continuare a vivere a casa loro e non essere rinchiusi in un istituto”.
L’incontro ha fornito spunti di riflessione ai ragazzi del Liceo Linguistico che hanno partecipato con interesse, ponendo domande e ricevendo ampie ed esaustive risposte.
Franca Mugittu
Articolo pubblicato sull’Arborense, settimanale dell’Arcidiocesi di Oristano