cronache e opinioni

Cinque motivi per ricordare

Cinque motivi per ricordare… perché cinque sono i colleghi che anche quest’anno si avviano al pensionamento.
Sicuramente la scuola non crollerà senza la colonna portante della Prof. Sanna intenta a far quadrare il puzzle delle sostituzioni. Le lezioni proseguiranno e tutto sembrerà come prima, ma non è così perché questi colleghi, che tanto hanno dato in termini di tempo e dedizione, non verranno sostituiti, e noi saremo sempre meno.
La nostra scuola è sempre stata accogliente, disponibile al rapporto umano, insomma una famiglia, e come tale chiassosa (Aiò, Kando fini custu collegiu chi deppo pappai…), alle volte indisciplinata e prof. Pruneddu ne incarnava l’aspetto più vivace. Non sapremo più dove poter recuperare, all’occorrenza, biscotti, crackers e quant’altro dato che Nerina, e la sua “riserva” di viveri, andranno in pensione; non potremo fare discorsi filosofici con prof. Cadoni sul giusto periodo per la caccia o per la raccolta di funghi, né sentire l’aspra dolcezza di Noris.
E’ stato un anno difficile e alle volte triste. Sì triste, perché questa famiglia è stata messa a dura prova dalle riforme e da tutti quei provvedimenti che ci piovono sul capo all’improvviso. Non a caso però ho definito la nostra scuola una famiglia, nonostante le contrapposizioni, le ideologie, i modi diversi di affrontare le situazioni alla base di tutto stanno i rapporti umani. I nostri colleghi, e anche noi, hanno sicuramente passato più tempo a scuola che con le loro famiglie. La scuola era, ed è, la seconda famiglia, al di là di qualunque cosa i rapporti che costruiamo sono importanti e rimangono nel tempo. Ognuno di noi lascia qualcosa di sé negli altri, un ricordo, una frase, un sorriso, anche un’espressione birichina, piccoli ricordi che fanno riaffiorare momenti,parole, sorrisi… insomma la vita. Auguri a tutti

Franca Mugittu

SCUOLA IN CHIARO