cronache e opinioni

L’acqua come bene comune

Sommersi senza acqua

In occasione del trentesimo anniversario della giornata mondiale dell’acqua, che si celebra ogni anno il 22 marzo, abbiamo svolto delle attività indirizzate a sensibilizzare le persone sull’importanza di ridurre lo spreco d’acqua e assumere i comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico. Di conseguenza tutte le nostre attività di PCTO si sono ispirate a questo argomento.

Intervistando degli anziani abbiamo scoperto che intorno agli anni 30, non si disponeva di acqua in casa, per questo le donne erano incaricate di raccoglierla in fiumi, pozzi, sorgenti naturali e fontane e portarla a casa con delle brocche. Al contrario al giorno d’oggi l’acqua è disponibile nelle case attraverso i rubinetti. Non essendo sempre acqua potabile, siamo soliti a comprarla nei negozi, prodotta tramite la captazione, ovvero l’operazione con cui l’acqua giacente viene estratta e condotta pian piano all’imbottigliamento.

Secondo l’Unicef nel mondo ci sono ancora oggi 2,2 miliardi di persone che vivono senza acqua nelle proprie abitazioni, e sono obbligati a fare lunghi e pesanti viaggi per poter ottenere questa risorsa spesso portatrice di malattie.
Per noi ragazzi è stata un’esperienza non solo scolastica, ma educativa nel senso più ampio, perché ha modificato i nostri comportamenti sul consumo dell’acqua, ed è un invito per tutti.

Poiché l’acqua è un bene importante e da tutelare e mantenere costante.
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Classe 3° Sez. C Liceo delle scienze Umane

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SCUOLA IN CHIARO