Vorrei scrivere una lettera per ringraziarvi di avermi avuto quest’anno. La scuola italiana è stata una bella esperienza per me. Assai diversa dalla scuola norvegese, mi ha mostrato come imparare in altri modi, come studiare in modo diverso e come organizzare un’istituzione così importante come la scuola così tanto diversa da quella cui ero abituato.
La mia impressione è stata positiva. Ho trovato una scuola molto dura e pesante, con tante informazioni da digerire, ma anche una scuola più interessante da come la potevo immaginare.
Siccome la comprensione di ciò che viene detto è molto importante per seguire la lezione, mettevo un po’ di tempo per apprezzare l’insegnamento, ma dopo conosciuta meglio la lingua, potei scoprire il vero valore delle materie.
Scoprivo che tutti gli insegnanti sono molto preparati per quanto riguarda la propria materia, e che sono anche molto informati sulla vita, sull’attualità, e che volevano conoscere meglio me, la mia cultura e le mie opinioni. E questo mi ha fatto un gran piacere. La scuola non rappresentava studiare per la prossima interrogazione, ma proprio uno stimolo per la mia curiosità.
Bisogna dire che alcuni di questi problemi sono nati poiché ero uno studente straniero, e quindi incapace di riuscire a fare tutto quello che facevano gli altri, ma è stata una gran fortuna avere gli insegnanti e tutti i collaboratori della scuola così disponibili per spiegarmi le cose una seconda volta, per darmi informazioni o semplicemente per chiaccherare. Ho avuto tante belle esperienze parlando con la gente della scuola, non soltanto gli insegnanti, ma anche le altre persone che ci lavorano. Spero che a voi abbia fatto lo stesso piacere.
È stato l’anno più strano che abbia mai avuto nella mia vita e spero di avere ancora tanti anni da vivere. Vi assicuro che quello che ho imparato qui saranno cose molto preziose, e che lo porterò sempre con me anche in futuro, per il resto della mia vita appena iniziata.
Ci sarebbero tante altre cose e situazioni molto importanti di cui ho scritto poco o niente in questa lettera, ma spero che abbiate compreso ciò che volevo dire.
Un grazie a tutti!
Nessuno nominato, nessuno dimenticato.
Audun Sivertsen